Nella conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi con il Ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco, il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, è stato illustrato il nuovo Dl Energia.
Il Ministro Cingolani ha presentato le quattro misure strutturali su: semplificazione degli impianti rinnovabili, produzione di gas, stoccaggi e biocarburanti. Ecco i punti salienti:
Approvati provvedimenti per contenere l’aumento del costo dell’energia e sostenere il settore automobilistico, con otto miliardi di euro, sei dei quali destinati all’energia. Il Governo interviene anche sulla produzione di gas in Italia e sulla semplificazione dell’istallazione di impianti ad energia rinnovabile.
Nel 2021 c’è stata una performance economica molto positiva. Adesso si sta assistendo ad un rallentamento generale dell’attività economica connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia. Quest’anno i prezzi di gas e elettricità sono scesi significativamente rispetto a dicembre; tuttavia, restano elevati se si relazionano all’anno scorso. Il decreto – che stanzia circa 5,5 mld – mira primariamente a sostenere le famiglie e imprese proprio a fronte dell’aumento del costo dell’energia.
Secondo stime dell’AREA, nell’ultimo trimestre 2021 rispetto all’ultimo trimestre 2020, la bolletta energetica di gas e elettricità per famiglie e impresa è aumentata di circa 21 mld: il Governo ne ha fiscalizzati 3,5 (circa 1/6).
per quanto riguarda il primo trimestre 2022 rispetto al primo trimestre 2021 c’è stato un aumento di circa 21 mld di oneri complessivi per energia: il Governo è intervenuto con 5,5 mld (circa 1/4). Nel secondo trimestre 2022 la bolletta dovrebbe aumentare rispetto al secondo semestre 2021 di circa 15 mld: il Governo interverrà con circa 5,5 mld.
Ecco il pacchetto degli interventi: azzeramento degli oneri di sistema per l’elettricità, per i piccoli e i grandi utenti, azzeramento degli oneri di sistema per il gas; abbattimento dell’aliquota IVA sul gas al 5%; si conferma la protezione di 3,5 mln di nuclei familiari con redditi più bassi (bonus bollette energetiche del gas); si replica l’intervento per le imprese energivore per il prossimo trimestre, estendendo l’intervento anche alle imprese che autoproducono energia elettrica consumando gas; intervento di sostegno di circa 500 mln per le imprese gasivore (circa 1000).
A queste misure si associano interventi volti ad aumentare in futuro la produzione di energia rinnovabili e di gas. Infatti, per quanto riguarda il gas, si offriranno dei contratti di lungo periodo a prezzo predeterminato sulla produzione di gas nazionale.
Dal Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani arrivano anche
semplificazioni per impianti di natura rinnovabili prevalentemente fotovoltaici: obiettivo facilitare al massimo l’espansione delle tecnologie fotovoltaiche su edifici, tetti, capannoni stalle, garantire una loro grande diffusione, prevalentemente in ottica di autoconsumo, con impianti sino a 200Kw di media grandezza. Si farà un modulo unico semplificato per impiantare questi sistemi in tutti gli edifici. Sarà sviluppato un fondo del MiTE per aiutare le PMI per accelerare le attività. Previste inoltre semplificazioni importanti per altre rinnovabili come il geotermico.
È inoltre previsto un investimento tecnologico sui biocarburanti, soprattutto in purezza e da filiere sostenibili, come l’olio di ricino, che abbattono l’anidride carbonica e sono compatibili con i motori a scoppio attuali. La direttiva RED II vuole al 2030 nel nostro portafoglio il 16% di carburanti sostenibili con quelli che già usiamo a base di petrolio, in questo modo stiamo anticipiamo la RED II. Oggi un diesel può usare questi carburanti inquinando molto di meno senza cambiare il camion (più complesso da cambiare rispetto a un motore privato), con sostenibilità nel trasporto senza cambiare il parco mezzi. Si tratta circa di 200mila tonnellate nel 2023 con progressione annuale di ulteriori 50mila per raggiungere la percentuale RED II. CI sarà un fondo, già coperto, per lo sviluppo carburanti, con grande impatto su aerei e trasporti.
Per quanto concerne l’automotive è stato stanziato un miliardo all’anno per otto anni per accompagnare il processo di transizione. Il Ministro Giorgetti ha sottolineato l’importanza dell’intervento pubblico ma ha evidenziato la maggiore importanza dell’iniziativa da parte del privato. L’obiettivo del Governo è quello di convincere i soggetti della filiera a investire e affrontare questa sfida con accanto lo Stato.
Il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero della Transizione ecologica emanerà un decreto contenente gli incentivi per autovetture ecosostenibili, non solo elettriche ma anche ibride, per favorire la transizione.