Il 20 aprile 2023 è stata approvata la L.41/2023 che ha convertito in legge il D.L. 13/2023 portando grandi novità su permitting, aree idonee, agrovoltaico, idroelettrico, biometano e altro ancora.
Una parte del decreto è dedicata alle misure di semplificazione volte a sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e, nonostante la materia sia di grande attualità, non è composto che da pochi articoli.
La legislazione d’urgenza è comunque intervenuta su diversi dei temi che stanno a cuore ai professionisti del settore.
Tra tutte le novità la maggiore è certamente la semplificazione che rende l’installazione di determinati impianti fotovoltaici attività di manutenzione ordinaria. Questa situazione porta a tre considerazioni: la prima riguarda l’obbligatorietà dell’applicazione della nuova disciplina a discapito di procedure più strutturate. È noto come alcune autorità abbiano interpretato in maniera rigida la disciplina della Proceduta Abilitativa Semplificata (PAS), tanto da rigettare istanze di Autorizzazione unica (AU) ritenendo più idonea la procedura semplificata. Questa situazione ha impedito ai richiedenti di ottenere -per le opere oggetto di realizzazione- provvedimenti amministrativi più completi e di conseguenza maggiormente tutelanti. Ci si interroga, quindi, se il ragionamento non possa replicarsi in maniera ancora più pericolosa per la “manutenzione ordinaria”, comportando una posticipazione dei controlli a completamento dei lavori, riducendo quindi la possibilità di adottare eventuali rimedi in tempi utili.
La seconda considerazione riguarda la necessità, qualora si decida di usare lo strumento della manutenzione ordinaria, di adempiere a prescrizioni di natura diversa rispetto a quelle autorizzative. Si pensi, ad esempio, alle comunicazioni indirizzate al Genio Civile in ambito sismico, all’applicazione delle prescrizioni del Piano Regolatore vigente o al rispetto dei buffer imposti da altre fonti di legge.
In ultimo, è da notare come, se per la PAS il legislatore si sia premurato di definire finalmente quale sia il momento dal quale iniziano a decorrere i termini per l’opponibilità dei terzi al progetto, ossia dalla pubblicazione della dichiarazione di PAS sul Bollettino Ufficiale della regione competente, nel caso della manutenzione ordinaria invece, non è stata fatta alcuna chiarezza sui termini. Una lacuna che riapre il dibattito che ha accompagnato le procedure abilitative semplificate negli ultimi anni.